27_09_2012 | RIORDINO PROVINCE, DI LORENZO: IL PDL HA FATTO TUTTO IL SUO DOVERE IN DIFESA DEL TERRITORIO

Giovedì, 27 Settembre 2012

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RIORDINO PROVINCE, DI LORENZO: IL PDL HA FATTO TUTTO IL SUO DOVERE IN DIFESA DEL TERRITORIO


La partita è quella della nuova provincia e della difesa degli interessi del territorio attraverso gli ordini del giorno a cui da due settimane la provincia sta lavorando. “Il Popolo della Libertà di Rimini ha fatto tutto il suo dovere. Adesso la palla è tutta al Cal e alla Regione Emilia-Romagna”, dichiara Claudio Di Lorenzo, vice coordinatore provinciale del PdL.
E’ con assoluta consapevolezza che abbiamo votato l’odg ‘Rimini nella Provincia unica di Romagna’, documento bipartisan elaborato in sede di commissione consiliare. Il documento è il frutto di un lavoro al quale abbiamo, come PdL, attivamente partecipato, essendo stati chiamati dalle norme sul riordino delle Province e della Spending Review ad un’assunzione di responsabilità nei confronti del nostro territorio”.


Il provvedimento è stato ricevuto con un no da parte di altre forze politiche, Mov5S, IdV e qualche consigliere del PdL. Secondo Di Lorenzo, “si è preferito coltivare il proprio egoismo di partito, la peggiore propaganda antipolitica per ritagliarsi un pezzo di giornale”.
Di fronte alla sfida e alla opportunità data dal riordino istituzionale, secondo il consigliere del Pdl, “non si trattava di discutere se essere a favore o contro l’abolizione delle Province, se essere favorevoli al riordino delle stesse come prospettato dal Governo Monti, se intravedere in tutto questo la necessaria semplificazione dei livelli decisionali amministrativi, autorizzatori o vederci un passo fondamentale sulla riduzione dei costi della politica”.
La questione si gioca tutta, invece, nel “difendere i servizi presenti sul nostro territorio” dando “mandato ai nostri rappresentanti nel Comitato autonomie locali regionale, di rappresentare, con forza, la peculiarità del nostro territorio, sia per quel che riguarda la questione capoluogo, che per quanto riguarda la collocazione delle sedi dei servizi ad essa associati”.